Capitalismo vampiro: in Usa i poveri vendono il proprio sangue per sopravvivere

Capitalismo vampiro: in Usa i poveri vendono il proprio sangue per sopravvivere

Nel 1729, lo scrittore irlandese Jonathan Swift suggerì un sistema per ridurre al contempo il problema della povertà e quello della sovrappopolazione tra i cattolici irlandesi: nel pamphlet Una modesta proposta, si suggeriva alle famiglie in miseria di mettere all’ingrasso i propri figli neonati, al fine di venderli poi al mercato della carne entro l’anno di età, perché le famiglie più ricche potessero cibarsene. Era naturalmente una provocazione che intendeva scoprire i nervi delle disparità tra classi sociali, ma ciò non di meno la carriera di Swift ne venne quasi distrutta.
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