Siamo alle solite. Dietro ai corsi online contro il bullismo rivolti agli insegnanti, si cela l’indottrinamento gender. Non solo viene chiesto ai partecipanti di qualificarsi come «maschio», «femmina» o «altro» ma viene imposto loro di includere nei piani didattici la questione delle «minoranze sessuali» e di trattarle in conformità agli standard imposti dalle agenzie internazionali, Nazioni Unite su tutte.
Da dove trae origine quest’ennesima operazione orwelliana a sfondo arcobaleno?
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